La bucaniera
Non era giusto che fosse un solo uomo, Rocco Siffredi, a tenere alto, e' il caso di dirlo, il buon nome dell'Abruzzo nel mondo. I politici abruzzesi gli tengono..testa.. al pornodivo ortonese piu' famoso in the world. Scopano che e' un piacere. Fedeli al motto impresso sulle calamite che si attaccano ai frigoriferi: chi lavora mangia, chi non lavora (quando lavorano i politici se passano il tempo a correre dietro alle sottane?) mangia, beve, dorme e fotte. Firmano addirittura contratti per avere la scopata sicura. Sfasciano
famiglie e dilapidano il patrimonio pubblico per avere una figa a disposizione. 'Debolezze' che costano caro alla comunita'. Debolezze umane giustificabili e anche perdonabili a patto che siano discrete e pagate con fondi propri. Invece la debolezza diventa piu' entusiasmante se e' alla 'faccia vostra'. Alzi la mano chi
non ama la figa. Ma, a questo punto, e' davvero necessario mandare gli ambasciatori abruzzesi all'estero o in giro per lo Stivale in strutture alberghiere pentastellate , spendere migliaia di euro pubblici per vitto e alloggio per i soggiorni di
piacere di questi pellegrini del sesso, per promuovere la regione? Non sarebbe meno costoso e piu' efficace che ciascun politico aprisse un profilo social e si mettesse in vendita come ben sanno fare le professioniste: dolce fanciulla, ti scopo e ti faccio avere un posto di lavoro. A volte basta chiudere gli occhi e turarsi il naso,
ma che ci vuole? Nel caso del presidentissimo, che ha chiesto scusa al popolo abruzzese per la sua debolezza, magari e' anche vero (si dovra' accertare) che non ha favorito la sua amichetta per vincere il concorso. Magari e' anche vero che lei non gli avrebbe chiesto nulla, cosa altamente improbabile. Ma pur urlando: non ho
favorito la ragazza che ha dormito con me, a questo punto dello scandalo, chi gli crede? La favorita del presidente sara' l'unica ad uscire vincente da questa storia. Se e' avvenente, magari trovera' un lavoro vero nello showbiz e non un posticello da fame a 200 euro al mese. Le varie tangentopoli e i sexgate stanno trascinando nel fango il nome della regione nel mondo. Pero' non e' detto. Perche', giorno dopo giorno, tra scandali e trombate, l'Abruzzo potrebbe diventare la capitale mondiale del turismo sessuale finalizzato a dare lavoro alle disoccupate. E poi dicono che i politici abruzzesi non sanno promuovere le bellezze della regione.
30 gennaio 2014
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