giovedì 23 gennaio 2014

MAL DI TESTA? NON SEMPRE I FARMACI SONO LA SOLUZIONE. L'ALTERNATIVA E' LA NEUROSTIMOLAZIONE SOTTOCUTANEA

Non e' detto che i farmaci siano sempre la soluzione al mal di testa. Oltre sette pazienti su dieci hanno riscontrato benefici con la riduzione dell'assunzione di analgesici. L'alternativa, secondo ultimi studi, sarebbe la neurostimolazione sottocutanea. Questi i risultati cui e' arrivata una ricerca condotta dal dottor Paul Verrils, presentata a Las Vegas al meeting annuale della North American Neuromodulation Society e di prossima pubblicazione sulla rivista scientifica Neuromodulation.  'Lo studio evidenzia come l'elettrostimolazione sia una possibilita' per chi soffre di mal di testa e non ha altre soluzioni. E' una tecnica relativamente nuova che si basa su una stimolazione elettrica del sistema nervoso periferico che sostituisce il dolore con un altro impulso', afferma Giovanni Frigerio, medico anestesista, terapista del dolore del Barolat Neuromodulation Institute Europe di Appiano Gentile (Como). E' molto praticata in America, dove e' stata introdotta dal 2000 grazie alle intuizioni di un italiano, il torinese Giancarlo Barolat, considerato uno dei maggiori esperti al mondo per la cura del dolore''. Lo studio presentato a Las Vegas ha coinvolto per oltre 4 anni 83 pazienti che soffrono di mal di testa, a cui sono stati impiantati uno o piu' elettrodi sottocutanei nelle zone dove avevano piu' dolore. Di questi, 60 pazienti hanno detto di avere avuto un miglioramento in seguito all'innesto e 41 hanno riportato un miglioramento di oltre il 50%. L'83% dei pazienti ha ridotto l'uso di analgesici o di farmaci profilattici (presi all'insorgenza dei sintomi o preventivi) e sono anche state osservate diminuzione di disabilita' e depressione. In 10 casi e' stata necessaria una revisione chirurgica (risistemazione elettrodo), ma non sono state riportate complicazioni a lungo termine. ''Il mal di testa e' uno dei motivi piu' frequenti per cui i pazienti si rivolgono a noi, soprattutto giovani e donne'' prosegue Frigerio. Nove persone su 10 l'hanno provato almeno una volta nella vita; il 50% hanno diversi attacchi durante l'anno. ''Nel 18% dei casi il paziente ne soffre per tutta la vita, senza trovare una soluzione. Le cause sono diverse e non sempre chiare: sicuramente l'ereditarieta' e' uno dei fattori di rischio piu' importanti'' afferma il medico anestesista. In caso di mal di testa persistente (ossia che dura da piu' di tre mesi, con oltre 4/5 attacchi al mese), il paziente deve fare degli accertamenti per escludere altre patologie e impostare terapie farmacologiche per ridurre il dolore. A lungo andare, tuttavia, i farmaci danno spesso assuefazione e diventano meno efficaci. ''Ecco perche' e' importante individuare cure alternative'' aggiunge. Secondo i dati presentati a Las Vegas, il mal di testa di tipo muscolo-tensivo e' piu' comune dell'emicrania, con un'incidenza del 52% circa. Il 3% della popolazione ha un'emicrania cronica, ossia ne soffre per 15 o piu' giorni al mese. La presenza di altre patologie sembra favorire l'emicrania, in particolare ansia, sbalzi d'umore, allergie, dolore cronico ed epilessia. Vomito ricorrente, sonnambulismo e mal d'auto durante l'infanzia, sono fattori che possono favorire lo sviluppo dell'emicrania in eta' adulta o giovanile. La severita' della prognosi e' variabile: il 25% di chi soffre di emicrania ha 4 o piu' attacchi forti al mese, il 48% ne ha da uno a 4 e il 38% uno o meno di uno. Si stima che il costo complessivo del mal di testa (sociale e medico) sia di 25 miliardi di euro all'anno nella comunita' Europea. (fonte: asca)
23 gennaio 2014
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