Quante volte cade la linea mentre siete al telefono? Tante, troppe.
Da far saltare i nervi. Ebbene, entro qualche anno, cio' non
accadra' piu' grazie ad una nuova tecnologia che permettera' di
scaricare da internet piu' velocemente, le telefonate saranno piu'
chiare e senza interruzioni causate da cadute di linea. Sarà
possibile grazie alla nuova versione di un dispositivo chiamato
circolatore per onde radio, per trasmettere e ricevere segnali sulla
stessa banda di frequenza, che potrà essere utilizzato anche nei
telefoni cellulari e in altre tecnologie senza fili.
Il progetto porta la firma di un ingegnere italiano, Andrea Alu',
che (per fortuna) lavora nell'universita' del Texas, Stati Uniti.
Altrimenti, sicuramente, in Italia con questa idea lungimirante non
se lo sarebbe filato nessuno. E', infatti, acclarato che l'Italia e'
un Paese che si accorge dei suoi talenti solo quando si trovano
all'estero. Altrimenti il Belpaese e' famoso per snobbare i cervelli
migliori.
Chiarito cio', il dispositivo (tutto da vedere se avra' i risultati
annunciati, ovviamente) sara' sul mercato entro tre anni per i
cellulari e un anno per le altre applicazioni, come i radar.
Il nuovo circolatore ha la potenzialità di poter raddoppiare l'uso
della banda con vantaggi sia di efficienza che economici. Permette di isolare il segnale e di selezionare la 'rotta' che deve seguire. Senza questa caratteristica, che si chiama rottura della reciprocità, la stessa banda di frequenza non può essere usata per trasmettere e ricevere perché uno dei due segnali tornerebbe indietro. ''Già è possibile ottenere questo effetto - sottolinea Alù - con dispositivi basati su materiali magnetici e magneti, ma sono costosi e ingombrati e non posso essere miniaturizzati, quindi, per esempio, non possono essere usati nei telefoni cellulari''.I ricercatori sono riusciti a ottenere lo stesso effetto con materiali già in uso nell'elettronica, come rame e silicio, che sono economici e consentono di miniaturizzare i dispositivi. Il circolatore realizzato per esempio è grande due centimetri ma secondo gli autori può essere ridotto, fino a pochi milionesimi di metro. Il dispositivo può essere applicato anche in altri settori che oggi usano circolatori magnetici: come sistemi radar per aerei, navi e satelliti, che potrebbero essere miniaturizzati.
martedi 11 novembre 2014
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