martedì 25 novembre 2014

LA DIETA A INTERMITTENZA PER RIDURRE IL RISCHIO DI TUMORE AL SENO

La dieta migliore e' uno stile di vita e non una condizione restrittiva. Mangiare poco, sano e spesso dovrebbe essere un imperativo per tutti. Uno stile di vita, appunto. La dieta e' stressante quando viene vissuta come un obiettivo per dimagrire. Un obiettivo troppo spesso deludente. Sulle diete si dice tutto e il contrario di tutto. Qualche volta ci si azzecca, altre sono solo tendenze. L'ultima notizia, in ordine di tempo,  e' quella che sostiene che le diete intermittenti(in cui si mangia e beve senza restrizioni per cinque giorni e si mangiano al massimo 500 calorie per le donne o 600 calorie per gli uomini al giorno negli altri due)potrebbero ridurre il rischio di sviluppare alcune malattie, come il tumore al seno. E' quanto sostiene uno studio internazionale coordinato dalla dietista britannica Michelle Harvie. Dai risultati, riportati dal Daily Mail, e' infatti emerso che gli uomini non si sono evoluti per mangiare sempre. Secondo i ricercatori, i primi uomini mangiavano sporadicamente e l'abitudine dei 3 pasti al giorno e' stata istituita dopo la rivoluzione agricola. La dieta che prevede di mangiare poco per due giorni a settimana riduce i livelli di insulina e leptina, ormoni che possono favorire il cancro al seno. Inoltre, questo regime alimentare aiuterebbe a bruciare i grassi che "intasano" il fegato e a diminuire il rischio di malattie cardiache, ictus, diabete e forse anche demenza. Harvie ha anche specificato che periodi di privazione di cibo danno alle cellule il tempo di auto-ripararsi contro i danni che precedono tipicamente le malattie cardiache o il cancro.
martedi 25 novembre 2014
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