Il virus dell'herpes si 'trasforma' e diventa un'arma contro il melanoma. E' questo l'ultimo caso di virus-chimera utilizzato per colpire le cellule tumorali.
L'azione del 'virus anticancro' è descritta in uno studio dell'università di Louisville pubblicato nell'ultimo numero del Journal of Clinical Oncology, e di questo ambito della ricerca oncologica si è discusso anche al 51/mo congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (Asco) in chiusura a Chicago.
Lo studio ha coinvolto 436 pazienti con melanoma avanzato in 64 centri nel mondo. A questi malati è stata iniettata una variante geneticamente modificata del virus dell'herpes, definita T-Vec. Come risultato, il 16% di questi pazienti ha registrato una significativa riduzione della dimensione della massa tumorale entro il primo anno e questo miglioramento si è protratto per almeno 6 mesi. Al contrario, solo il 2% dei pazienti non sottoposti a tale trattamento ha registrato un miglioramento equivalente.
"Sembra che per molti pazienti il T-Vec porti ad una remissione a lungo termine del tumore e, in alcuni casi, alla cura", ha affermato il coautore dello studio Robert Coffin. Ma i ricercatori si aspettano che il nuovo trattamento porti a risultati ancora migliore se sarà combinato all'azione di altre terapie immuno-oncologiche mirate a risvegliare il sistema immunitario. Nel corso degli anni sono stati vari i virus modificati geneticamente - inclusi quelli del morbillo e della polio - per combattere diverse forme di tumore come, ad esempio, il cancro al cervello e al seno.
T-Vec è ottenuto rimuovendo dal virus il gene che causa l'herpes ed inserendovi un gene differente che agisce stimolando il sistema immunitario. In questo modo, sottolineano i ricercatori, il virus entra nelle cellule tumorali e le distrugge, stimolando al tempo stesso l'organismo a combattere il cancro.ansa
mercoledi 3 giugno 2015
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