giovedì 4 giugno 2015

IN PENSIONE CON ANNI DI ANTICIPO : SE IL MINISTRO POLETTI RIUSCIRA' A DISTRUGGERE LA SCELLERATA LEGGE FORNERO, LO FARANNO SANTO

La bucaniera

Flessibilita'. E' la parola d'ordine che accompagnera' il capitolo pensioni nei prossimi mesi. Il governo ci sta pensando a dare la possibilita' agli italiani di abbandonare il campo (del lavoro) con qualche anno di anticipo (62 anni di eta' e 35 anni di contributi contro i 67 della legge Fornero) anche se con qualche sacrificio (ancora??) economico. Si, perche' andare in pensione prima significa regalare allo Stato almeno l'8 percento della sudata pensione. Per ora si parla di otto percento e non e' nemmno poco per chi ha lavorato una vita per stare a guardare i piu' fortunati che nella vita non hanno fatto una mazza e prendono 90 mila euro di pensione al mese. Certo, i governicoli sostengono che anche le pensioni d'oro saranno ridimensionate. Solo che i medesimi hanno uno strano concetto del termine 'pensione d'oro'. Perche' per taluni pensione d'oro significano 2000-3000 euro al mese. Praticamente da morti di fame. In ogni caso, se il ministro Poletti riuscira' a far passare il provvedimento (62 anni di eta' e 35 di contributi) e annientare la scellerata legge Fornero (la prof delle lacrime di coccodrillo), lo faranno santo. Per ora il ministro ha aperto il dossier. E per un politico fare qualcosa e' gia' una notizia. Se poi riuscira' anche a leggerlo e far passare il provvedimento succitato, sara' una grande notizia per molti italiani.  
venerdi 5  giugno  2015
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