sabato 10 agosto 2013

CGIA: UNA EVENTUALE CADUTA DEL GOVERNO COSTEREBBE AGLI ITALIANI 7 MILIARDI DI TASSE


Se cade il governo, si rialzano le tasse. Sette miliardi di euro in piu'. E' quanto pronostica la Cgia( associazione artigiani delle piccole imprese)di Mestre. 'Nella malaugurata ipotesi che il premier Letta fosse costretto a rassegnare le dimissioni - dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - gli italiani subirebbero una vera e propria stangata concentrata soprattutto nell'ultimo quadrimestre di quest'anno. Tra il pagamento dell'Imu sulla prima casa, l'aumento dell'Iva e l'applicazione della Tares si troverebbero a pagare oltre 7 miliardi di euro in piu'. In una fase economica cosi' difficile e con il tasso di disoccupazione destinato a crescere ulteriormente, molte famiglie non sarebbero in grado di reggere questo choc fiscale'. Ora e' tempo di ferie, ma al rientro dalle dorate vacanze, i governanti dovranno affrontare questioni spinose e non piu' rimandabili: pensioni, Imu, Iva, in primis.  IMU. I proprietari della prima casa dovranno versare entro il 16 settembre la prima rata e a dicembre il saldo. Anche i proprietari di terreni, fabbricati rurali e le unita' immobiliari appartenenti alle cooperative a proprieta' indivisa adibite ad abitazione principale saranno chiamati al pagamento dell'imposta. Pertanto, ai 4 miliardi relativi all'abitazione principale se ne aggiungono altri 770,6 milioni di euro.IVA. Dal 1 ottobre e' previsto l'aumento dell'aliquota ordinaria che salira' dal 21 al 22%. Per i soli tre mesi di quest'anno saremmo chiamati a pagare un miliardo di euro in piu'.TARES . E' previsto che la nuova imposta sull'asporto rifiuti dia un maggior gettito, rispetto al 2012, di 1,94 miliardi di euro. Un miliardo e' dovuto dalla maggiorazione prevista dalla nuova tassa per la copertura dei servizi indivisibili dei Comuni: pertanto, i contribuenti pagheranno 0,3 euro al metro quadrato. I restanti 943 milioni di euro sono stati da noi stimati quale aggravio minimo corrispondente alla differenza tra il costo del servizio di smaltimento rifiuti (derivante dal bilanci dei Comuni) e il gettito Tia/Tarsu contabilizzato l'anno scorso. Si ricorda che il gettito della Tares deve assicurare l'integrale copertura del costo di asporto e smaltimento dei rifiuti, obbligo che la Tarsu non prevedeva. E poi c'e' il nodo pensioni. Quelle d'oro da novantamila euro al mese da chiarire e quelle ancora da aggiudicare. L'obiettivo e' il pensionamento a sessanta anni.
10 agosto 2013
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