mercoledì 21 agosto 2013

PROSTITUZIONE DI MATTIA HA DECISO: RIAPRO LE CASE CHIUSE

La bucaniera

Il sindaco di Montesilvano raccoglie il guanto di sfida: si alla 
riapertura dei bordelli. Qualche giorno fa il primo cittadino della 
cittadina rivierasca abruzzese Attilio Di Mattia lanciava la provocazione sui social: anche nella mia citta', come a Zurigo, i garage del sesso per regolamentare il fenomeno della prostituzione. Prostituzione che a Montesilvano e' mercato fiorente. Apriti cielo. Bacchettoni, moralisti e bigotti si sono rivoltati: Di Mattia e' ammattito. Noi, da sempre favorevoli alla riapertura delle case chiuse, (tanto e' inutile nascondersi dietro ad un dito: il meretricio e' il mestiere piu' antico del mondo e resistera' saecula saeculorum) abbiamo provocato il sindaco. Fai uno sforzo in piu' (leggi articolo sotto): ricostruisci e legalizza le antiche case del piacere chiuse con la legge Merlin il 20 febbraio 1958. E magari questa potrebbe essere anche la data prevista per riaprire il primo bordello legale d'Italia. Il sindaco raccoglie la sfida del popolo e rilancia: 'firmero' per abrogare la legge. I cittadini sono con me e non con i moralisti' gongola il sindaco sinistrorso che dai prossimi giorni fara' partire i banchetti per raccogliere le firme. Un'altra buona notizia arriva da Montesilvano, citta' della prostituzione e del gioco d'azzardo (inutile ficcare la testa nella sabbia, questa e' la realta'). Un'altra voce si leva per rilanciare quel rudere fascista della Stella Maris: facciamoci un casino'. L'idea dei radicali per la verita' non e' nuova. Circola gia' da qualche anno lanciata dal guru delle nuove tecnologie Roberto Santuccione. E allora facciamolo sto' casino'. La Stella Maris, da decenni cattedrale nel deserto, ringrazia. E forse anche quel grande amateur di Mussolini.
21 agosto 2013
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