mercoledì 14 agosto 2013

CHOC ANAFILATTICO DA PUNTURA DI VESPA: IL RIMEDIO SALVAVITA E' L'ADRENALINA

Un uomo di 53 anni e' morto nel torinese dopo due giorni di agonia a seguito di una puntura di vespa.L'uomo si stava recando al lavoro in bicicletta quando l'insetto lo ha punto. Ricoverato in ospedale, ci ha messo due giorni a morire. Nonostante l'intervento dei medici, lo shock anafilattico provocatogli da quella puntura gli è stato fatale.  Ogni estate succedono casi di questo genere che si ripetono con una frequenza allarmante nel caso in cui il soggetto e' allergico a punture di insetti. Che fare in questi casi? Coloro che sanno di essere allergici alle punture di vespa o di altri insetti simili (come api, calabroni, conosciuti come imenotteri) dovrebbero sempre avere con sé una 'penna' di adrenalina. Si tratta di un auto-iniettore che consente di effettuare rapidamente, in modo efficace e sicuro una iniezione della giusta dose di adrenalina. L'adrenalina è infatti in grado di salvare la vita in casi di questo genere, ma solo se somministrata nella giusta quantità (1 mg portato a 10 ml con soluzione fisiologica). Perche' il rimedio piu' efficace per curare gli effetti di una puntura d'ape e prevenire lo choc anafilattico e' la somministrazione di adrenalina e l'iniezione combinata di cortisone e antistaminici. Ma - precisano i medici - sono possibili interventi immediati anche in assenza di farmaci.Se un soggetto allergico viene punto, deve essere portato immediatamente al pronto soccorso. Ma, nel frattempo, può fare anche da solo due cose importanti: può cercare di estrarre il pungiglione, 'grattando' delicatamente con l'unghia sul punto della puntura ma facendo attenzione a non rompere la 'sacca' in cui può ancora esserci del veleno; può disinfettare applicando con del cotone un po' di ammoniaca; può cercare di rallentare l'assorbimento del veleno, ponendo per esempio del ghiaccio sulla puntura, oppure stringendo un laccio intorno all'arto colpito.
14 agosto 2013
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