La bucaniera
Box del sesso a Montesilvano, citta' della prostituzione per antonomasia, cosi' come accade a Zurigo. L'idea svizzera, sposata e rilanciata sui social dal sindaco sinistroide della cittadina pescarese, Attilio Di Mattia,ha fatto scoppiare le coronarie ai bigotti e ai benpensanti. Se Montesilvano fosse un po' meno incoerente, promuoverebbe il turismo sessuale. Perche' Montesilvano e' citta' del sesso per antonomasia. E' da ipocriti girarci intorno. E se il nemico non si puo' combattere, perche' non si puo' dal momento che la prostituzione e' sempre esistita e sempre esistera'
essendo un mercato che non conosce crisi, allora e' bene attaccare
l'asino dove dice il padrone. Solo garage del sesso? No, di piu'. A
questo punto il sindaco della citta', che si e' esposto con questa
trovata che non piace neppure alla stampa locale, deve avere il coraggio di fare di piu': proporre non solo un garage, ma la riapertura dei bordelli. E il business, per il Comune, e' servito. E siccome in Italia il meretricio non e' legale, ma e' il mestiere piu' diffuso, bisognera' che il sindaco trovi una scucitura nelle leggi o ne promuova altre ex novo. Sara' cosi' coraggioso questo giovane sindaco sinistrorso oppure fara' dietro front per non far inkazzare i detrattori, come nella migliore tradizione della politica? L'altra parte difficile sara' creare una normativa ad hoc per la gestione di un box, di un garage o di una casa chiusa che sia. E la vera guerra si consumerebbe su questo terreno, altro che proposta indecente. I politici che ora gridano allo scandalo, sarebbero i primi a fiutare il business e non lasciarselo scappare.
18 agosto 2013
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