La bucaniera
A Natale e Santo Stefano rimangono chiusi gli impianti sciistici dell'Alto Sangro, comprensorio piu' grande d'Italia. I dipendenti protestano contro i mancati fondi da parte della Regione, per l'innevamento programmato, attesi da due anni. A rischio chiusura oltre 100 chilometri di piste. In pericolo 300 posti di lavoro diretti. La politica regionale e' troppo impegnata a spendere i soldi pubblici tra donnine e champagne per potersi permettere il lusso di risanare l'economia regionale. Che non e' solo quella della neve, ma anche del mare e del turismo tutto. 27 impianti. Il comprensorio piu' grande d'Italia, ma neppure gli abruzzesi ne sono a conoscenza se i dati non vengono riportati dalla stampa. L'Abruzzo e' la regione che vanta il maggior numero di impianti sciistici, ma a sciare si va in Trentino o Val d'Aosta, localita' piu' rinomate. Il patrimonio turistico abruzzese non ha eguali in Italia, con la possibilita' di collegare il mare alla montagna in pochi minuti. Eppure l'Abruzzo, turisticamente parlando, e' la regione Cenerentola d'Italia. Neppure gli operatori turistici abruzzesi conoscono le loro potenzialita', troppo impegnati a coltivare ognuno il proprio orticello invece di fare rete e aiutarsi l'un l'altro per costruire una regione economicamente dinamica. Gli abruzzesi hanno sempre bisogno di sostegni governativi perche' non riescono a fare gioco di squadra. E i politici se ne approfittano. Aiutano gli amici degli amici e concedono finanziamenti a pioggia ai soliti amici degli amici. Gli altri restano a guardare. Chi ci guadagna? Nessuno. Gli abruzzesi vanno in vacanza in Trentino o Val d'Aosta e gli operatori turistici restano a casa ad alzare cartelloni di protesta. E i politici? Loro se la cavano sempre. Mal che vada c'e' sempre lo champagne in fresco. E buon Natale a tutti voi!
24 dicembre 2013
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