giovedì 5 dicembre 2013

COLDIRETTI PORTA I MAIALI IN PARLAMENTO

In un governo di porcellum non potevano mancare i maiali. Li hanno portati gli agricoltori davanti al Parlamento. Nelle stanze degli sprechi, sono approdati gli animali di cui non si butta via nulla una volta uccisi. Gli agricoltori di Coldiretti non mollano e rilanciano. Dal Brennero, dove ancora restano i presidii a difesa del prodotto nazionale, a Roma capitale con un tir carico di porci. Li hanno portati nel posto giusto. Davanti ai palazzi del potere. Per dire a chi comanda: basta porcate. Occupatevene voi se siete capaci. Adottate i nostri maiali per salvare le stalle. 140 mila aziende agricole scomparse negli anni della crisi e 615 mila maiali "sfrattati" dalle importazioni dall'estero per realizzare falsi salumi italiani di bassa qualita'.'In Italia due prosciutti su tre oggi provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania e Spagna senza che questo venga evidenziato chiaramente in etichetta' ha denunciato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare, scrive Agi, che si tratta di 'un inganno per i consumatori e un danno per gli allevatori italiani impegnati a rispettare rigidi disciplinari di produzione per realizzare carne di altissima qualita' che non ha nulla a che fare con quella importata dove per l'alimentazione dei maiali si usano spesso sottoprodotti'. Sul mercato - sostiene la Coldiretti - e' facile acquistare prosciutti contrassegnati dal tricolore, con nomi accattivanti come prosciutto nostrano o di montagna, che in realta' non hanno nulla a che fare con la realta' produttiva nazionale. Una situazione favorita dall'inerzia dell'Unione Europea che, nonostante gli allarmi sanitari, non intende ancora estendere con un regolamento l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne di maiale impiegata nei salumi, al pari di quanto e' stato fatto con quella bovina dopo l'emergenza mucca pazza. Inoltre per ogni 100 euro spesi dai cittadini in salumi 48 restano in tasca alla distribuzione commerciale, 22,5 al trasformatore industriale, 11 al macellatore e solo 18,5 euro all'allevatore. In altre parole - spiega Coldiretti - mentre in media all'allevatore i maiali allevati sono pagati circa 1,4 euro al chilo, il consumatore ne spende oltre 23 euro per il prosciutto Dop. 
5 dicembre 2013
http://newsboxitalia.blogspot.it
http://www.facebook.com/newsbox.it

Nessun commento:

Posta un commento