Le pensioni d'oro non saranno aumentate, e ci mancherebbe pure. In compenso aumenta l'eta' del via libera alla pensione sia per gli uomini che per le donne. La legge di stabilita' del governo attuale non migliora affatto la precedente e scellerata legge Fornero sulle pensioni. Queste alcune novita': blocco delle pensioni sopra i 3.000 euro, stop al prelievo sulle pensioni d'oro, innalzamento delle soglie d'eta' per accedere alle pensioni di vecchiaia. Le pensioni d'oro non subiscono alcun rincaro, incredibile. Una vera rivoluzione, acciderbolina.
Nel 2014 non ci sara' rivalutazione rispetto all'inflazione per i redditi da pensione superiori a 6 volte il minimo (circa 3.000 euro al mese). La rivalutazione sara' invece piena fino a tre volte il minimo, al 90% fra tre e cinque volte il minimo e il 75% fra cinque e sei volte. Il contributo partira' dal 6% per la parte eccedente quattordici volte il trattamento minimo Inps (per gli assegni superiori ai 90.000 l'anno circa), e salira' fino al 18%, per la parte eccedente trenta volte il trattamento minimo Inps (oltre 193.000 euro circa all'anno).
Cambia l'eta' d'accesso alla pensione di vecchiaia per le donne che lavorano nel settore privato. A partire da gennaio l'eta' minima aumenta di un anno e mezzo: da 62 anni e 3 mesi passa a 63 anni e 9 mesi. Per le lavoratrici autonome, invece, la soglia anagrafica minima aumenta di un anno: da 63 anni e 9 mesi passa a 64 anni e 9 mesi. Aumenta di un mese l'anzianita' minima per avere la pensione anticipata, tanto per gli uomini che per le donne. Gli uomini potranno andare in pensione dopo aver versato 42 anni e 6 mesi di contributi, mentre le donne dovranno avere versato almeno 41 anni e mezzo di contributi. Resta aperto il nodo esodati. La falla aperta dal governo Monti ottiene un riconoscimento di 950 milioni fino al 2020, che consentira' di mettere in salvo 17 mila esclusi dalla salvaguardia.
26 dicembre 2013
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