La bucaniera
L'assessore alla segretaria: farai sesso con me una volta a settimana. Bisogna avere il coraggio di ammettere che il mondo gira intorno alla figa. Che cosa non si farebbe per una scopata. Un assessore regionale abruzzese, arrestato di recente per aver fatto uso personale di denaro pubblico tra champagne, hotel e donnine, lo ha addirittura messo nero su bianco. Nel contratto, controfirmato da entrambi senza vergogna ne' pudore, era scritto chiaro e tondo che il signore delle tangenti voleva fare sesso con lei almeno una volta a settimana. Quattro volte al mese. 'Ero la sua ossessione' ammette la giovane avvenente. In cambio la signora,
anche lei ai domiciliari con l'accusa di complicita'nelle nefandezze istituzionali del suo datore di lavoro, avrebbe ottenuto qualche migliaio di euro lordi al mese per sanare una situazione familiare complicata e una bimba piccola da mantenere. In fondo una scopata puo' essere anche piacevole. E se sul letto si poggia anche un bell'assegno, i doveri istituzionali
possono anche risultare intriganti e poco doverosi. Il contratto sarebbe stato strappato in mille pezzi dalla signora che, con ogni probabilita' intendeva nascondere la porcata istituzionale , e ricomposto dagli inquirenti. A cio' si aggiunge che l'assessore in questione favoriva la segretaria particolare concedendole il tempo di andare dal coiffeur dopo aver timbrato il cartellino. 'Fai a timbrare e poi vai a farti bella'. E' stata la stessa segretaria a riferire alla stampa locale che in Regione le cose funzionano cosi' da prassi. Chi vuole, timbra il cartellino e poi se ne va a spasso. Inutile fare del moralismo intorno a questa squallida vicenda che sarebbe una non notizia, ma consuetudine, se l'assessore e la segretaria non avessero usato i piccioli pubblici per fare i comodi loro. Il mondo, da sempre, gira intorno ad un pelo di figa e non e' una novita'. Ognuno fa cio' che crede nel privato.A patto che
i piacevoli passatempi del sesso e dell'amore vengano pagati di tasca propria.
19 dicembre 2013
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