domenica 29 giugno 2014

ARRIVANO I POS: CITTADINI GONGOLANO, COMMERCIANTI SUL PIEDE DI GUERRA

Dal 30 giugno 2014 commercianti, lavoratori autonomi e professionisti, sono obbligati per legge a dotarsi di Pos, point of sale. Trattasi di quel dispositivo che permette agli utenti di pagare con moneta elettronica, purche' la cifra non sia inferiore ai 30 euro. Altrimenti rimane sempre il pagamento  cash. Da questa data, 
dunque, l'utente potrà pretendere di pagare con carta di credito dovunque: il conto del ristorante come la parcella del dentista o del notaio; la fattura dell'idraulico o del falegname, la messa in piega dal parrucchiere. Tuttavia, per il momento, nessuna sanzione è prevista per le imprese, artigiani, studi professionali che decideranno di non adeguarsi.  I rodaggi sono importanti. Il  cliente  potrà rivolgersi altrove, nel caso il pagamento elettronico non venisse accettato. Le associazione di categoria insorgono: e' un regalo alle banche, costi 
ulteriori per le imprese gia' affaticate, solito pasticcio all'italiana a beneficio di pochi, a scapito di troppi. Le scuole di pensiero sono tante e tutte giustificabili perche' in Italia e' considerata una rivoluzione cio' che negli altri Paesi del mondo e' una regola che funziona alla perfezione. Ovunque anche il caffe' si paga con carta di credito, in Italia certe regole non possono funzionare perche' 
l'economia si regge sul nero. A cominciare dai cazzeggi della politica.  Fatta la legge, pronto l'inganno. In Italia funziona cosi'. Le imprese e i professionisti si adegueranno a fatica perche' guadagnare in nero e' piu' allettante. I cittadini, tutti fiscalmente tracciati dal 30 giugno, gongolano. La carta di credito e' invisa a professionisti e commercianti, ma non a chi la deve usare per far quadrare i bilanci familiari.  
30 giugno 2014
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