giovedì 26 giugno 2014

LA CHIESA CAMBIA (DI NUOVO) PELLE PER SOPRAVVIVERE E ORA APRE A DIVORZIATI E CONVIVENTI

La Chiesa cambia di nuovo pelle e apre a divorziati e conviventi. Ai tempi della crisi, materiale e spirituale, la Chiesa, se vuole sopravvivere deve adattarsi all'evolversi delle mode e dei costumi. Ognuno si arrangia come puo' per non affondare. Dai tempi dell'Inquisizione ad oggi molte aperture sono passate sotto i 
ponti. L'Inquisizione e' stata una delle pagine piu' nere e vergognose che la Chiesa abbia potuto concepire per controllare i popoli. I preti hanno sempre bisogno di una guerra, dice il filosofo inviso al clero. Oggi le guerre che la Chiesa combatte sono quelle di non far scappare i greggi, le mandrie.  Tanti cristiani, oggi,  mostrano difficoltà ad accettare' la dottrina
della Chiesa su matrimonio e famiglia. Così l'Instrumentum
Laboris del Sinodo sulla famiglia nel quale si evidenzia che 'in
genere le coppie non ritengono peccato l'uso di metodi
anticoncezionali' e non capiscono il divieto di comunione per i
risposati. La Chiesa è chiamata quindi a dare adeguate risposte
pastorali su unioni di fatto, convivenza, separati, divorziati e
risposati, ad esempio senza essere 'un giudice che condanna' i
divorziati o dicendo sì al battesimo per i figli delle famiglie
gay, pur mantenendo la contrarietà a tale genere di unioni. In fondo il detto non sbaglia mai: fai quello che prete dice ma non quello che prete fa. 
giovedi 26 giugno 2014
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