sabato 15 giugno 2013

IL GOVERNO SI IMPEGNA A RIFARE L'ECONOMIA ITALIANA

Il governo si sta scervellando e sta facendo le ore piccole sul 'pacchetto del fare' che dovra' avere lo scopo di rilanciare l'economia italiana. Equitalia, socio di maggioranza dello stato, ne esce con le ossa rotte. Almeno in apparenza. Equitalia infatti non potrà più espropriare la prima casa, a meno che non si tratti di un immobile di pregio. Le case cenciose, non le vuole. Si rafforzano anche i benefici della rateizzazione dei debiti che vengono confermati anche dopo otto rate non pagate. L'aiuto a chi non paga perché non ha liquidità non si ferma più dunque dopo due rate non pagate. Stop ai pignoramenti sulla prima casa da parte di Equitalia, 5 miliardi di euro per sostenere le imprese che vogliono investire in macchinari, 500 milioni di tagli sulle bollette energetiche. Un fisco amico, cosi' vuole il governo. Dimenticando che gli amici, spesso, sono i primi a tradire. Le imprese chiudono? E invece no. In arrivo 30 mila nuovi posti di lavoro per tre miliardi di opere pubbliche nel settore delle infrastrutture. Le scuole cascano a pezzi e gli studenti s'inventano okkupazioni per bigiare le lezioni? Non piu'. Il governo mette sul tavolo 100 milioni di euro per sistemare l'edilizia scolastica. Cosi' gli studenti non avranno piu' nulla a cui attaccarsi pur di marinare la scuola.I cervelli universitari scappano all'estero per vedersi riconosciuto il talento? Non piu'. Il governo intende ampliare le possibilita' di assunzione nelle università e degli enti di ricerca per l'anno 2014, elevando dal 20 a 50% il turn-over, ovvero il limite di spesa consentito a rispetto alle cessazioni dell'anno precedente. Con questo provvedimento si libereranno posti per 1500 ordinari e 1500 nuovi ricercatori di tipo B. Internet sara' liberalizzata. Nell'uso del wifi non sarà richiesta più l'identificazione personale degli utilizzatori. E se qualcuno pensa che ci sono politici fissati nella lotta a certa magistratura, si dovra' ricredere. 'Terapia d'urto' prevista per la giustizia. Un milione e 200 mila pratiche arretrate saranno smaltite in fretta. Non si poteva fare lo stesso senza un provvedimento governativo? Questo ed altro nel 'pacchetto del fare' di un governo che e' costretto a portare le proposte piu' veloci del west, altrimenti rischia di passare alla storia per la celerita'' con cui e' arrivato e poi se ne e' andato. 
16 giugno 2013

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