giovedì 27 giugno 2013

MA QUANDO FINISCE LA CRISI? QUELLA INSANA INCERTEZZA CHE FA MALE AL PAESE E BENE AGLI STRATEGHI DELLA FINANZA

Poche idee e ben confuse. Quando finisce la crisi economica?La domanda se la pongono tutti, ma nessuno riesce a trovare una risposta chiara e precisa. Perche' nessuno riesce a darla. Neppure fior di economisti, che ve li raccomandiamo quanto a lungimiranza.  La ripresa economica c'e' e si vede. No, e' lontana. Segnali di fine caduta ma la risalita non e' certa. Opinioni differenti e contrastanti arrivano da chi dovrebbe dare rassicurazioni sul futuro economico del Paese. Invece l'incertezza regna sovrana e ogni singolo cittadino cerca di capire da solo che sta succedendo, semplicemente annusando l'aria e scrutando il portafogli che si assottiglia ogni giorno che passa. Per il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, la recessione 'certamente ha colpito più del previsto nel primo trimestre dell'anno ma ci sono segnali di possibile recupero nella seconda parte dell'anno'. Dunque, buone notizie? Macche'. Per il presidente della Bce Mario Draghi 'e' necessario un nuovo approccio per la crescita e l'occupazione per realizzare nuovi modelli sociali senza creare un indebitamento insostenibile per le future generazioni'. Quindi sintetizza in maniera inquietante:' La ripresa e' fragile'. Un barlume di speranza arriva, stranamente, da Confindustria, generalmente sempre molto pessimista sugli esiti della ripresa. Questa volta sentenzia:'Ci sono segnali di fine caduta, ma la ripresa non e' certa'. Ecco, volevamo ben dire. Troppe certezze ci possono dare alla testa, meglio una sana e corroborante confusione. Fa male al Paese ma fa bene agli strateghi della finanza.
27 giugno 2013
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