venerdì 21 giugno 2013

QUALI IMPRESE FALLISCONO? SOPRATTUTTO QUELLE NATE CON FINANZIAMENTI EUROPEI 
Imprese lampo che nascono e muoiono nel giro di poche settimane, il tempo di finire i soldi.

Le imprese chiudono. Falliscono. Ogni giorno e' nuovo allarme da parte delle associazioni di categoria che denunciano morie di aziende e appelli alla politica affinche' ponga le basi di una nuova economia. Ma quali imprese chiudono? Quelle storiche? Anche. Quelle innovative? Anche. Ma soprattutto, e questo e' un dato poco conosciuto, muoiono quelle aziende appena nate. Nate con i finanziamenti - miraggio che arrivano a pioggia  alle Regioni dalla comunita' europea. Un fiume di denaro che viene gestito da politici incapaci. Incapaci di programmare una politica mirata alla creazione di aziende che possano durare nel tempo, ma capacissimi solo di intercettare quei soldi che utilizzano malissimo. Per gli altri. Quattrini a palate per finanziare soprattutto estetiste. Corsi e ricorsi per insegnare a delle fanciulle a fare un mestiere che ha raggiunto tutti i livelli di saturazione. Una valanga di denaro pubblico che spesso e volentieri torna indietro, nelle casse comunitarie, perche' i politici non sanno intercettare, o creare le condizioni, per  un progetto decente che dia lustro ad una regione. I giovani vengono ipnotizzati dalle chiacchiere dei politici che si fanno pubblicita' gratuita promuovendo bandi di finanziamento europei inutili. Vuoi aprire una azienda? Puoi farlo. La Regione ti da' l'80 percento dei fondi, il resto mettilo tu. Allettante. Ci cascano quasi tutti. Per poi scoprire che si trattava di un miraggio. Come una bolla d'acqua nel deserto. L'impresa apre, finiscono i soldi e l'impresa chiude. Nessun politico dice ai giovani la verita'. E cioe' che i veri imprenditori non aspettano i fondi europei. Semmai sono necessarie leggi fiscali e burocratiche snelle per agevolare il commercio. Si mettono insieme le professionalita' (concetto astruso in Italia dove ognuno lavora per il proprio orticello) perche' insieme si diventa grandi e si creano poli di eccellenza. I politici non servono, perche' non sono lungimiranti, e laddove mettono le mani fanno solo danni. Loro sono bravissimi a spendere il denaro, tanto e' degli altri. Ma guai a spremersi il cervello per aiutare le aziende a nascere e poi a sopravvivere. 
21 giugno 2013 

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