domenica 23 giugno 2013

PROSTITUZIONE: RIAPRIRE I BORDELLI E PARTITA IVA PER LE OPERATRICI DEL SESSO

Mentre il governo tutto deve ancora decidere cosa fare da grande, soprattutto riguardo a Imu e Iva, qualcosa si muove sul fronte della prostituzione. E' di una senatrice del Pd, Maria Spilabotte, una proposta che riguarda le operatrici del sesso a tutti i livelli. Singolare che sia proprio una donna a 'proteggere' l'immagine delle donne oggetto ma, questa lungimirante signora sinistrorsa proprone alle prostitute l'iscrizione alla Camera di Commercio con tanto di partita Iva, patentino per esercitare la professione, certificato di qualita' del lavoro e possibilita' di riunirsi in cooperativa per esercitare, nella stessa location, la professione piu' antica del mondo. Non e' dato sapere se le signore in questione saranno d'accordo sulla proposta, ma probabilmente molte si,  cio' che e' certo e' importante che non si spengano i riflettori su questa professione che in Italia non ha una regolamentazione chiara. Le prostitute, anche straniere, che vivono e lavorano in Italia camminano su un terreno minato. La prostituzione in Italia non e' legale, ma non e' neppure reato. La senatrice ripropone, a suo modo, la costituzione di bordelli legali. Sarebbe ora di far fuori la legge Merlin (che stabiliva nel febbraio 1958 la chiusura delle case di tolleranza) e ricostituire quei luoghi che un tempo servivano anche ai padri per svezzare i figli. L'Italia deve trovare il coraggio di abbattere questa cortina di pudore e bigottismo.
23 giugno 2013 

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