Topless si, topless no. Sulle spiagge italiane si ripete il solito rito. Chi vuole liberarsi della parte alta del costume non sempre puo' farlo. Soprattutto se i vicini di ombrellone sono famiglie con pargoli, moglie gelose delle occhiate slinguazzanti dei mariti alle signore sporcaccione che vogliono denudarsi. L'Italia e' tollerante sul topless, per fortuna. Salvo in alcune zone, tipo Brescia o Pavia, dove i comuni hanno provato a fare ordinanze contro. Basterebbe il buon senso: topless si, ma quando la situazione lo permette, nel pieno rispetto del vicino di ombrellone. Oppure meglio scegliere luoghi poco affollati e godersi il sole da soli, o quasi, in qualche angoletto. Una piccola ansa, il terrazzo di casa, il giardino. Luoghi dove si respira la solitudine, altrimenti l'importante e' rispettare il comune senso del pudore. Una roba tristissima, ma con cui, purtroppo, bisogna fare i conti anche nell'era di internet, della globalizzazione e delle spiagge per nudisti che continuano a proliferare anche in Italia.
La storia della tolleranza del topless parte dall’inizio degli anni ’70 quando iniziò a diffondersi sulle nostre spiagge.
I primi procedimenti penali segnano l’anno 1973, mentre già nel 1977 arrivano le prime assoluzioni, in particolare per due ragazze di Voltri. Ma la bagarre legale continua anche gli anni successivi quando arrivano anche le ordinanze dei sindaci: tra le tante quelle del 1982 a Tropea e Pantelleria dove il monokini verrà
acconsentito solo per donne con un “bel seno”.
La piena legittimazione dei seni al vento in spiaggia arriva solo nel 2000 quando la terza sezione penale della Cassazione con la nota sentenza n. 3557 del 20 marzo 2000, nell’operare un distinzione fra topless e nudismo, legalizzerà di fatto il primo concludendo favorevolmente per le amanti di tale libertà una battaglia giudiziaria quasi trentennale.
Se l’Italia al pari dei Paesi europei del Mediterraneo, quali Francia, Spagna e Grecia è ormai considerata una delle patrie del monokini nel resto del mondo non sempre tale comportamento è ritenuto legittimo se non penalmente rilevante.
Di seguito, quindi, riprendiamo un elenco delle mete turistiche più ambite così da essere preventivamente informati prima di partire, anche se è sempre utile aggiornarsi in loco perché spesso le usanze e le leggi cambiano da località a località anche all’interno dello stesso Paese.
Sorprendono per esempio gli Stati Uniti, all’avanguardia nella tutela di determinati diritti e poi fin troppo puritani quando si tratta di altre libertà individuali tipo il topless che è pressoché genericamente bandito da ogni spiaggia, dalla California sino alla costa orientale, fatto salva Key West, in Florida dove è consentito, così
come pare esistano zone destinate al nudismo ma spesso sotto lo stretto controllo delle forze di polizia.
Alle Seichelles il topless è tollerato, il nudismo no.
Antigua: Non è ben accetto girare per l’isola in costume da bagno. In alcune spiagge è vietato il topless ed esiste una spiaggia per nudisti nella zona di Hawksbill.
Maldive: divieto assoluto per il nudismo, in zone ristrette ci può essere tolleranza per il topless.
Egitto: come in tutti i paesi musulmani è vietato l’uso del topless.
India: generalmente sconsigliato.
Kenia: topless e nudismo vietati.
Isole Fiji: il nudo od il topless sono considerati offensivi. Il topless è tollerato sulle spiagge dei resort.
Brasile: sulle spiagge di Ipanema e Copacabana via libera al topless, nel resto del Paese è drasticamente vietato.
Caraibi, Anguilla: il topless è illegale.
Polinesia, Isole Cook: E’ considerata una vera offesa al pudore girare per l’isola poco vestiti o con abiti molto succinti, in canottiera, a torso nudo, in costume da bagno. Il topless è malamente tollerato solo sulle spiagge degli alberghi internazionali, sconsigliabile.
Messico: In spiaggia è tollerato il topless, ma è considerato immorale; vietato invece il nudismo, che le forze dell’ordine non perseguono solo in spiagge particolarmente isolate.
Bali: in genere sconsigliati gli abiti succinti fuori dalle zone turistiche, vietato topless e nudismo in spiaggia.
Quanto all’Europa, la vera patria del topless rimangono i paesi europei del Mediterraneo, Francia, Spagna, Italia e Grecia. Ma anche in questi paesi ci sono zone franche, e spiagge dove è meglio evitare il seno nudo. Qualche meta free topless: Riccione e Rimini, Capalbio, Isola del Giglio in Italia, Ibiza e Formentera in Spagna, Ios, Rodi, Santorini in Grecia e in generale la Costa Azzurra in Francia
Fonte Mirabilissimo100's Weblog- il giornale di montesilvano).
sabato 5 luglio 2014
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