66.200 italiani sono a favore della morte dolce. Per questo hanno firmato la petizione consegnata in Parlamento. Una proposta di legge di iniziativa popolare che sottolinea con insistenza il diritto di morire come e quando si vuole. Si tratta per Marco Cappato, promotore dell'iniziativa, 'di un passo importantissimo, al quale dovrà seguire la mobilitazione affinché (le firme) non restino a marcire nei cassetti'.L'alternativa per molti è il ricorso all'eutanasia clandestina, 'attualmente praticata in Italia da alcuni medici o in paesi come la Svizzera', spiega Mina Welby ricordando le battaglie del marito Piergiorgio, morto solo grazie alla scelta del medico, poi processato e assolto, di staccare il respiratore artificiale che lo teneva in vita. Il futuro di questa battaglia però non si annuncia facile. 'Puntiamo sul consenso trasversale di molti politici appartenenti a partiti diversi anche se avere apertamente l'appoggio di una forza politica, in questa Italia ancora così condizionata dal Vaticano, non sarà facile' la previsione di Cappato.
13 settembre 2013
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