lunedì 2 settembre 2013

CON LA CRISI E' BOOM DEI CIBI DI STRADA

Cibo da strada. Specialita' tipiche locali acquistate e consumate per strada. Arancini siciliani, piadina romagnola, olive ascolane, filetti di baccala' romano, arrosticini abruzzesi, polenta fritta veneta, focacce liguri, pesce fritto nelle diverse localita' marittime, panini ripieni con salumi, formaggi e porchetta. Ma anche frutta a pezzettoni e fette di cocomero. Lo 'street food' impazza lungo lo Stivale, complice la crisi economica che fa scappare i consumatori da ristoranti e trattorie. Anche se quello della gastronomia, come cosi' tutti i vizi, dal gioco al fumo alla prostituzione, sono settori che non muoiono mai. Secondo Coldiretti, 3 italiani su 4, il 73 percento, 'sceglie' il cibo di strada per spendere di meno. E' quanto rivela un sondaggio online condotto dal sito www.coldiretti.it da cui emerge che lo 'street food' e' un fenomeno che riguarda 35 milioni di italiani perche' concilia l'esigenza del risparmio con la scoperta del territorio e dei prodotti tipici. Secondo la Coldiretti, l'estate 2013 e' segnata da un forte calo (-11%) delle presenze di italiani in ristoranti, trattorie e pizzerie ma da un aumento della partecipazione a sagre e feste di paese, dove protagoniste sono le specialita' locali. Quasi la meta' degli italiani in vacanza (45%) - sottolinea Coldiretti - sceglie i prodotti locali; il 24% predilige cibo internazionale come gli hot dog e solo il 4% opta per i cibi etnici come il kebab, in netto calo rispetto al passato. 
2 settembre 2013
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