IL GOVERNO VUOLE INVESTIRE SULLA CULTURA E L'ISTRUZIONE
I libri costeranno meno e gli insegnanti che attendono una cattedra da anni, saranno assunti. Dopo anni di tagli, questo governo vuole ripartire dalla scuola. Dalla cultura. Che e' il motore dello sviluppo di un Paese. I buoni propositi sono sempre difficili da attuare per la politica, ma le premesse del consiglio dei ministri sono le seguenti: assunzione (dal primo gennaio 2014) a tempo indeterminato di 26 mila insegnanti di sostegno, libri meno cari per le famiglie gravate gia' da tasse e burocrazia, magari riciclando vecchi libri (ma questo gia' si fa acquistando ai mercatini), musei gratuiti per il corpo docente. Una operazione da 400 milioni di euro. La cattiva notizia per gli studenti e' che non potranno sfumacchiare le sigarette elettroniche a scuola e neppure intorno ai cortili. Per i trasgressori sono previste sanzioni pecuniarie. I proventi delle sanzioni pecuniarie saranno riassegnati al ministero della Salute. Il governo sta pensando all'eliminazione del bonus maternita' , provvedimento 'di difficile applicazione: qualunque applicazione tentassimo di fare, avremmo creato iniquità'. Cento milioni per aumentare il Fondo per le borse di studio degli studenti universitari a partire dal 2014 e per gli anni successivi: e' lo stanziamento previsto nel decreto legge. Torna la meritocrazia: gli studenti bravi vanno avanti, i cattivi dietro la lavagna con i ceci sotto alle ginocchia. 15 milioni vengono stanziati per il 2014 per gli studenti capaci e meritevoli.
9 settembre 2013
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