La bucaniera
Quando il gatto non c'e' i topi ballano. Il gatto e' il premier impegnato all'estero a far fare bella figura all'Italia. Mentre dall'Italia i suoi topastri sono concentrati a fargli fare una figura barbina. I destrorsi annunciano le dimissioni in massa se il Cavaliere venisse spodestato dal trono di senatore. Il Presidentissimo e' inkazzato nero e invita i ribelli a non minacciare un golpe. In fondo questo governo porta la firma del Quirinale. Sarebbe un peccato togliere all'Italia una guida cosi' tanto 'democratica'. Insomma, un clima da Repubbliche precedenti quando il Kaos regnava sovrano. Il gattone tornera' presto e chiedera' una verifica di governo. Cosi' almeno ha preannunciato da oltreoceano:'Domani torno a Roma e sono certo che riuscirò a convincere tutti sulla corretta priorità dei problemi in agenda'. Come a dire: gigante, ci penso io. E quando tornera' verifichera' che i pezzi sono tutti al loro posto. Perche' nessuno avra' il coraggio di perdere privilegi e scranni. Tra il dire e il fare c'e' di mezzo l'oceano. Il presunto colpo di Stato non rimarra' altro che un comunicato stampa per convincere certe fazioni a non detronizzare il re dell'ultimo ventennio. Alla fine 'ognuno dovra' assumersi le proprie responsabilita'. Compreso il fatto che l'Italia ha problemi piu' urgenti che occuparsi di un miliardario eccentrico e annoiato.
26 settembre 2013
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