I trentenni italiani vivono con la paghetta di genitori, nonni e familiari. Ai tempi della crisi e' la famiglia, quando e' solida e in molti casi di estrazione agricola, a venire in aiuto dei giovani che rimangono a casa e non hanno un lavoro. Alcuni per pigrizia, altri perche' non hanno la fortuna di ereditare la Fiat. In ogni caso, dall'analisi di Coldiretti/Ixe' su 'Crisi: i giovani italiani e il lavoro nel 2014', presentata all'Assemblea elettiva di Giovani Impresa Coldiretti sui 30-34enne, si evidenzia che il soccorso di genitori e parenti sale al 79% se si considerano tutti gli under 34. 'In una situazione come questa - sottolinea la Coldiretti - non stupisce i fatto che ben il 75% dei nostri giovani viva ancora con i genitori in casa, dove cerca pero' di rendersi utile. In particolare, il 76% fa la spesa, il 73% cucina e il 60% fa piccole riparazioni anche se c'e' uno 'zoccolo duro' del 16% che non si rifa' neanche il letto. 'La famiglia e' diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno', ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo sottolineando che 'la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si e' invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficolta' della crisi moltissimi cittadini'.
25 febbraio 2014
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