Come si presentano le donne all'appuntamento col ginecologo se non con la gonna e le calze autoreggenti per velocizzare i tempi della visita? Magari non tutte le donne si presentano abbigliate in tal modo, ma di sicuro indossare le autoreggenti e' molto piu' pratico che svestirsi dei collant. Basta solo togliere a volo la mutandina. Facile dirlo. Scriverlo, invece, e' uno scandalo. Una notizia che suscita clamore, consensi e dissensi. A Gallipoli, in provincia di Lecce, una ginecologa aveva affisso un cartello per dire alle signore: presentatevi in autoreggenti e gonna. Forse per le ragioni di cui sopra, anche se non e' chiara la questione. La questione, invece, ha finito per sollevare un polverone, altro che gonne. Perche' le pazienti si sono indignate e il cartello e' stato rimosso cosi' come e' stato messo, in maniera un po' frettolosa. Sul caso e' intervenuto anche il direttore dell'Asl di Lecce che ha stigmatizzato il comportamento dei medici del consultorio di Gallipoli chiedendo l'immediata rimozione dell'avviso. La direzione del Distretto sociosanitario fa sapere che, attraverso un nuovo cartello, le pazienti sono state invitate a a presentarsi con la gonna o altri abiti idonei alla visita. Appunto, sempre meglio le gonne e reggicalze che i pantaloni e i collant che rallentano i tempi delle visite. La spiegazione ufficiale e' che il cartello della discordia e' stato tolto perche' ritenuto inidoneo in quanto scritto con la penna, privo di timbro ufficiale dell'Asl e di firma del medico o del dirigente responsabile. Ma si sa che le spiegazioni ufficiali non corrispondono quasi mai alla realta'. Comunque la si pensi, dal ginecologo e' meglio andare in reggicalze e gonna. Anche le signore di Gallipoli non sono d'accordo.
4 febbraio 2014
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