sabato 1 febbraio 2014

CRISI: GLI ITALIANI MANGIANO CIBI SCADUTI DA UN MESE

Gli italiani portano in tavola cibi scaduti. Anche di un mese. E' un altro modo, piuttosto preoccupante per la salute, di affrontare la crisi. Lo fanno sei italiani su dieci, secondo Coldiretti  che ha realizzato un sondaggio. Il 34 per cento degli interpellati ha portato in tavola alimenti fino a sette giorni dopo la data di scadenza; il 15 per cento addirittura oltre un mese. I più temerari, 8 per cento, sono andati persino oltre tale limite mentre il 2 per cento degli italiani non controlla mai la data di scadenza.'Si tratta di una tendenza preoccupante che - secondo la Coldiretti - conferma gli effetti negativi della crisi sulla qualità dell'alimentazione degli italiani che hanno dovuto tagliare la spesa, ridurre gli acquisti di alimenti indispensabili per la dieta e rivolgersi a prodotti low cost che non sempre offrono le stesse garanzie qualitative'. Gli acquisti di frutta e verdura nel 2013 sono scesi al minimo da inizio secolo con le famiglie che hanno messo nel carrello appena 320 chili di ortofrutta nel corso del 2013, oltre 100 chili in meno rispetto al 2000 mentre il 16,8 per cento degli italiani non possono permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni. Ad aumentare - dice l'organizzazione agricola - sono solo le vendite di prodotti alimentari low cost nei discount, le uniche strutture di vendita a segnare un aumento nel corso del 2013 (+1,7 per cento) mentre le gli acquisti alimentari degli italiani scendono complessivamente del 3,9 per cento.
1 febbraio 2014
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