La bucaniera
Un premier giovane a capo di una squadra di vegliardi, tranne qualche eccezione. In attesa che Matteo Renzi definisca la sua squadra di governo, il refrain di moda e' il seguente: dove non deve sbagliare il sindaco di Firenze per risanare il pianeta
Italia? Quali errori deve evitare per non fare la fine dei suoi predecessori? Che Renzi si giochi la faccia, agli italiani frega poco. Sono affari suoi. Quel che conta e' che questo ragazzotto abbia il coraggio di andare controcorrente e fare subito le riforme che gli italiani chiedono. Una al mese o una alla settimana.
Purche' si facciano in fretta. Lavoro, fisco, pensioni, burocrazia, giustizia, sono le urgenze da mettere in agenda. Perche' l'Italia non funziona, e' inutile girarci intorno. I giovani non hanno futuro in una terra governata da vecchi. Il lavoro non si trova se chi lo chiede deve fare i conti con un sistema clientelare delle peggiori Repubbliche. E deve scontrarsi con l'antico vizietto delle raccomandazioni che uccidono la meritocrazia. Quindi, cosa deve fare Renzi per risanare l'Italia? Esattamente l'opposto di cio' che hanno fatto tutti i trombati che lo hanno preceduto. Pare facile! L'Italia continua ad alternare governi tecnici a governi politici. Palliativi. La realta' e' che non si trova un manico in grado di guidare questo Paese verso una rinnovata autonomia economica. Per dare ossigeno alle imprese e speranza alle famiglie. Si dice che la speranza sia l'ultima a morire. Ecco, in Italia anche quella e' defunta. E' necessario un colpo di coda. Un colpo di teatro. Un colpo di testa. Purche' sia. Ma e' necessario uno scossone, un terremoto, un ciclone, uno tsunami. Matteo Renzi, con il suo carattere impetuoso, avrebbe le caratteristiche per ridare fiducia alla nazione. Ma l'esperienza insegna che il potere da' alla testa. E se le premesse sono che l'Italia avra' un premier aitante e dinamico a capo di una squadra di vecchi volponi della politica, cosi' come sta delineando il nuovo governo, non andremo molto lontano. Al massimo torniamo a Pontassieve a bordo di una Giulietta.
19 febbraio 2014
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