La pizza non e' piu' italiana. Due pizze su tre, in Italia, vengono preparate con un mix di farine, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti dall'estero. Senza che i consumatori ne sappiano nulla, molti dei quali (25 per cento) hanno rinunciato del tutto ad andare in pizzeria o hanno ridotto le presenze (40 per cento) rispetto a prima della crisi. E quanto sostiene Coldiretti che fa la lista degli altri prodotti alimentari a rischio nel dossier:' La crisi nel piatto degli italiani nel 2014' presentato a Napoli. Come il riso indiano, consumatissimo. Con un quantitativo record di 38,5 milioni di chili nel 2013 è il prodotto a rischio più importato in Italia. Codice rosso anche per il peperoncino del Vietnam: il 61,5 per cento dei campioni è risultato irregolare per la presenza di residui chimici.
In Italia, quindi, sempre più spesso nelle pizzerie viene servito un prodotto preparato, secondo la Coldiretti, con mozzarelle ottenute non dal latte ma da semilavorati industriali, le cosiddette cagliate, provenienti dall'Est Europa, pomodoro cinese o americano invece di quello nostrano, olio di oliva tunisino e spagnolo o addirittura olio di semi al posto dell'extravergine italiano e farina francese, tedesca o ucraina che sostituisce quella ottenuta dal grano nazionale.
mercoledi 28 maggio 2014
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