'Dell'Italia non mi fido piu'. Cina, aiutami tu. Come la pubblicita' del gigante nel carosello piu' famoso, un disoccupato salentino di 47 anni, ha deciso di scrivere all'ambasciatore cinese in Italia per chiedergli un lavoro. Senza uno stipendio fisso da sei anni, dopo essere stato mandato via da una azienda di trasporti di Lecce dove lavorava da tre lustri, l'uomo si arrangia con lavoretti saltuari. Guarda all'operosita' dei cinesi con speranza. 'Ho scritto all'ambasciatore - racconta il disoccupato - perché magari riesce a mettermi in contatto con qualche imprenditore cinese. Ormai non so piú come andare avanti. Ho moglie, due figlie, il mutuo della casa da pagare e dal 2008 non porto piú in famiglia uno stipendio fisso".Nella lettera inviata all'Ambasciata della Repubblica Popolare cinese, l'uomo racconta all'ambasciatore la sua vicenda, la sua disillusione nelle istituzioni italiane, colpevoli - sostiene - di non aiutarlo, e si dice disponibile ad imparare qualsiasi lavoro. 'Dell'Italia non mi fido piú - commenta - la Costituzione parla di una Repubblica che si fonda sul lavoro, ma non é vero. Dovrebbero cancellarlo quell'articolo'.
venerdi 2 maggio 2014
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